Nella linea guida di questo mese, MENO E’ MEGLIO, abbiamo parlato di zuccheri, e tra questi ovviamente c’è anche il miele.
Per questo articolo ho chiesto una mano a chi questo prodotto lo conosce fin dalle basi, a due apicoltori campani Carmine ed Anny Cinquanta grammi- Apicoltura Tammaro.
Ma prima di dare la parola a loro, voglio dire un paio di cose che riguardano il miele, e la nutrizione.
Molti di voi erroneamente pensate che il miele non sia uno zucchero, ma un alimento che millanta tutta una serie di principi biologici nutritivi, ma dimenticate una cosa : CHE E’ UNO ZUCCHERO
Il miele dal punto di vista nutrizionale è costituito da acqua (18%) e zuccheri semplici (glucosio 36%, fruttosio 41% e saccarosio 1%). Il contenuto di acqua gli conferisce percentualmente un potere calorico più basso rispetto allo zucchero (304kcal/100g), ma in realtà non è sostanzialmente diverso.
Ed inoltre hanno lo stesso indice glicemico, il che vuol dire che impattano allo stesso modo sulla glicemia, per cui non è tanto meglio.
Le kcal che apportano sono identiche, il miele ha addirittura un potere dolcificante maggiore rispetto allo zucchero, per cui ne dovremmo usare ancor meno.
Carmine, biologo, apicoltore ci dice che il miele è un alimento complesso, è un dolcificante fuori norma per composizione, colore, sapore, origine e produzione. È un prodotto virtuoso, alla buona un calmante, digestivo, alleato cosmetico, figura mitologica dalle antiche proprietà.
Una sostanza che crediamo di conoscere sempre meno quando incappiamo in fantasiosi eppure ben fatti articoli strappa like. “Miele di cardo, un potente sgrassatore universale per il tuo fegato!”. A chi non verrebbe in mente di rimettersi in salute con un bel cucchiaino di miele?
Anny, compagna di Carmine, sociologa ed apicoltrice , che si occupa non solo della parte della lavorazione insieme a Carmine, ma anche della parte commerciale, della comunicazione e dell’immagine della loro piccola azienda ci dice che il miele cambia anno per anno, e questa è una delle ragioni per cui vendere alle volte torna più difficile che produrre ma anche la ragione per cui hanno scelto la piccola fetta di mercato.
Inoltre aggiunge: è pur vero che il tarassaco è diuretico, ma il miele di tarassaco non è diuretico, se l’eucalipto ha quell’intenso profumo balsamico sognatevi di rintracciarlo nel miele. Come? Avete assaggiato del miele di eucalipto ed era balsamico per davvero? Siete stati vittime di frode. Esistono in commercio mieli con aggiunta di oli essenziali, possono essere commercializzati come “miele ed olio essenziale di eucalipto” ma non come miele di eucalipto.
Eppure se giunge il cliente esperto, convinto di quel che dice perchè gli è stato detto dall’apicoltore di cui sopra, dopo diverse esperienze abbiamo deciso di dargli il prodotto passando per emeriti ignoranti (noi!).
Anny pone l’attenzione su un concetto molto essenziale, che le sta molto a cuore, visto che spesso ne parliamo:
Il contenuto di minerali del miele è complessivamente basso, circa 0,02 fino a 1% (in base all’origine botanica) quindi INSUFFICIENTE per il fabbisogno umano. I minerali presenti nel miele provengono dal terreno in cui vive la pianta: la pianta li prende dal terreno, li diffonde a mezzo linfa, raggiungendo il nettare e la melata che le api raccolgono. Ne consegue che il già complesso processo disperde la loro quantità, e che dal momento che ogni miele è specifico non solo della pianta ma soprattutto del territorio, è impossibile vendere un prodotto per il suo contenuto di sali minerali piuttosto che per il suo sapore!
Ma una cosa è certa, che l’OMS ci dice che l’apporto di zuccheri semplici, deve essere inferiore al 5 % del fabbisogno giornaliero, quindi cosa vuol dire? Per dare delle indicazioni pratiche, al di là delle percentuali, che potrebbero essere di difficile comprensione, basti pensare che solo 5 cucchiaini di zucchero (circa 25g) corrispondono a ben il 5% dell’energia per una dieta di 2000 calorie.
Per cui concludiamo dicendo che se proprio dobbiamo scegliere di aggiungere del miele alla nostra alimentazione , facciamolo con parsimonia, perchè è uno zucchero a tutti gli effetti, ma se proprio dobbiamo farlo scegliamolo di qualità, magari da piccole aziende, realtà come quelle di Cinquanta grammi.
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