alimenti – Tiziana Persico https://www.tizianapersico.com Biologa nutrizionista Fri, 25 Jan 2019 11:14:50 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.6 https://www.tizianapersico.com/wp-content/uploads/2018/10/cropped-favicon-32x32.jpg alimenti – Tiziana Persico https://www.tizianapersico.com 32 32 L’integrazione, quanto e quando è utile! https://www.tizianapersico.com/2019/01/25/lintegrazione-quanto-e-quando-e-utile/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=lintegrazione-quanto-e-quando-e-utile https://www.tizianapersico.com/2019/01/25/lintegrazione-quanto-e-quando-e-utile/#respond Fri, 25 Jan 2019 12:13:25 +0000 https://www.tizianapersico.com/?p=1819 Chiudete gli occhi, e provate ad immaginare insieme a me, un mondo diverso da quello attuale.

Incamminandovi per le regioni più disparate di questo globo, non incontrerete auto, ne mezzi di locomozione, e non vedrete sorvolare sulle vostre teste degli aerei. Gli spostamenti verrebbero effettuati solo a piedi, ed i campi arati con la sola forza degli …

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Chiudete gli occhi, e provate ad immaginare insieme a me, un mondo diverso da quello attuale.

Incamminandovi per le regioni più disparate di questo globo, non incontrerete auto, ne mezzi di locomozione, e non vedrete sorvolare sulle vostre teste degli aerei. Gli spostamenti verrebbero effettuati solo a piedi, ed i campi arati con la sola forza degli animali destinati all’allevamento e all’agricoltura. In queste terre ‘incontaminate’ si vivrebbe di quello che la natura stagionalmente ci offre, rispettando i ritmi biologici, nostri e del luogo che ci circonda.

Ci siete? Lo visualizzate?

Se vivessimo utopicamente in un mondo del genere, senza inquinamento, senza impoverimento dei suoli, depauperamento dei cibi,  inserendo all’interno della nostra alimentazione tutti gli elementi utili al buon funzionamento del nostro organismo, e senza lo stress a cui sottoponiamo la nostra mente e il nostro corpo ogni giorno, probabilmente non avremmo bisogno di integrare un qualche oligo-elemento e/o vitamina.

Perchè?

Ogni giorno vengono effettuate analisi sui cibi che introduciamo nelle nostre case, molti di questi derivano da coltivazioni di serra, da manipolazioni industriali o ancora da terre così lontane dalle nostre che qualche vitamina s’è già persa in qualche rotta aerea.

Molti dei cibi che mangiamo contengono additivi, conservanti, coloranti, esaltatori di sapidità, che rimandano al gusto che quell’alimento dovrebbe avere in parte.

Molte sono sostanze chimiche di cui potremmo fare, con molto piacere a meno, tra cui i metalli pesanti, che si accumulano nel nostro organismo, scatenando col tempo tutta una serie di risposte immunitarie, delle quali proprio non sappiamo darci una spiegazione

<<Mah non sono mai stato allergico, chissà cosa mi sta succedendo, sarà quest’aria ‘inquinata’>>

Al tempo stesso il nostro organismo si affatica sempre di più, nella sua continua lotta alla sopravvivenza, a contrastare tutta una serie di nuove sfide a cui ogni giorno lo sottoponiamo, ingurgitando cibo poco sano e continuando a poltrire dinanzi ad uno schermo ripetendo pochi, piccoli gesti artrosici delle falangi.

Proprio per questa ragione, io invito sempre i miei pazienti, ed i miei #FOLLOWE’ a compiere al supermercato delle scelte quanto più naturali possibili, prediligendo prodotti che provengono dalla terra e non dallo scaffale, cercando di scegliere limitatamente prodotti confezionati, dando qualche sguardo in più alla lista degli ingredienti che ritrovate sul retro della confezione, quella piccola a cui nessuno fa caso, quella che per leggerla, la mamma deve munirsi di occhiali, e noi dobbiamo prendere la lente di ingrandimento.

 

Vi accorgerete che nulla è cosi integrale come sembra, che proprio nulla è senza zuccheri, sicuramente non aggiunti.

In questi giorni mi è capitato di ricevere pazienti in studio, e più volte mi è stato chiesto di non inserire cose difficili all’interno dei piani nutrizionali. Mi sono chiesta chissà cosa inserivano i miei colleghi nella moltitudine di diete seguite da queste persone.

Ho chiesto aiuto al webbe, e la risposta è stata al quanto sconcertante:

NON CONOSCETE IL CIBO!

Un pò come dei bambini in una aia, che non sanno che quell’animale che scorrazza libero e becca ebbene si è un pollo.

Siete cosi offuscati dai cibi confezionati, precotti e già pronti all’uso, che ormai anche del semplice riso integrale o del FARRO, vi sembra una cosa strana e difficile da preparare, e vi convincete di non avere tempo, tempo che invece potreste dedicare alla vostra salute. Perchè vi ostinate a non organizzare i pasti, vi ostinate a mangiare cose che solo per il semplice fatto che sono già pronte all’uso, non dovreste acquistarle.Perchè non parliamo di verdure surgelate che ci dimezzano i tempi di preparazione della cena, perchè non dobbiamo lavarle, non stiamo parlando del filetto di pesce spinato e surgelato, che possiamo lanciarlo, come un giavellotto, in una pentola d’acqua calda e bollirlo in 5 minuti.

Parliamo di tutte quelle spinacette, rollè, salumi dalla dubbia provenienza( di sicuro non un bel prosciutto di Parma)biscotti e prodotti da forno ricchi di grassi saturi, ma privi di nutrienti.

Qualche settimana fa ho ripostato su instagram un’attenta riflessione di un food blogger, si fa chiamare L’ Uomo senza Tonno (al secolo Marco Giarratana). Condivido con lui un estremo amore per la cucina con annesse tradizioni delle nostre terre cosi lontane, ma cosi vicine ( lui è siculo)  e la musica, che accompagna le preparazioni dei suoi piatti, non proprio senza grassi saturi [ma è un food blogger mica un nutrizionista triste come me 🙂 ]

In questa foto, di cui vi parlavo,  postata da Marco c’erano due uova, già cotte, sode, e finanche private del guscio. Insomma roba che al supermercato manca solo chi vi imbocca, e poi nei secoli a venire l’evoluzione ci priverà non solo della milza (?) ma anche delle braccia, perchè a cosa vi servono se non siete nemmeno più in grado di cuocervi un uovo sodo ( tempo di cottura 8/10 minuti circa)????????

Tutto questo continuo immergervi all’interno di confezioni da imballaggio vi sottopone a continue carenze. Oligoelementi e vitamine, servono al nostro corpo per una moltitudine di reazioni biochimiche, che passano per il semplice respirare, a permetterci di iniziare a mettere insieme due parole per formare un discorso di senso compiuto.

Tutta quella serie di connessioni che avvengono all’interno del nostro corpo, accadono grazie a queste piccole, direi quasi infinitesime molecoline, che nonostante la loro ‘grandezza’, esplicano funzioni vitali per la nostra quotidianità.

E’ il caso proprio della vitamina K, sconosciuta ai pochi ma che come potete vedere esplica una moltitudine di azioni all’interno del nostro corpo.

E dove la troviamo questa vitamina cosi importante per la coagulazione del sangue , cosi necessaria alla sintesi di nuove proteine, cosi preziosa per la secrezione della bile , che manco a farla apposta è una delle componenti necessarie affinchè voi digeriate tutta quella caterva di roba senza senso, permettendovi anche di eliminare le sostanze tossiche. [Si perchè al DETOX, ci ha già pensato il nostro organismo!]???????????

La vitamina K la ritroviamo in tutte quelle stupende verdure che nessuno proprio vuole mangiare, quelle che ogni volta che le inserisco in un piano nutrizionale , vi immagino come Alex DeLarge , con tanto di morsetti agli occhi, mentre cercate di visualizzare nella vostra mente la preparazione infinita delle vostre verdure a costa.

Di sicuro non troviamo questa importante vitamina nella merendina di turno millantata alla TIVù perchè integrale, fatta con la vecchia ricetta della nonna ( di chi?) e senza oli di palma (de Majorca ).

Allora dobbiamo integrarla? Cosi come altre vitamine o sali minerali??? Certo un errore che compiamo tutti è integrare solo quando ci si accorge di essere in carenza di una specifica vitamina e/o oligoelemento, o ancor peggio quando il danno è fatto e la patologia da carenza è giò insorta.

L’integratore non sostituisce l’alimentazione, l’affianca, ma bisogna esser coerenti anche con l’utilizzo degli integratori.

Ha senso mangiare prodotti privi di nutrienti utili e poi rimpinzarci come un tacchino il giorno del ringraziamento, di integratori ?

Non credo!

Qual è allora la via giusta da intraprendere?

Iniziare ad acquistare più consapevole, cercare di mangiare meno prodotti che hanno subito inutili processazioni. Affiancandoli ad un’integrazione mirata per voi e scelta da professionisti.

Ne vale il buon funzionamento dei vostri organi DETTOXE!!

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La plastica monouso oltre a non essere biodegradabile, prevede un riciclaggio e stoccaggio che terminano, quasi sempre, in discariche, in cui grazie …

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Se avete dato un’occhiata alle testate giornalistiche in questi ultimi giorni, vi sarà capitato tra le mani qualche articolo che tratta dell’eliminazione della plastica monouso, la materia organica prodotta a partire dal petrolio, il cui smaltimento è diventato davvero impossibile.

La plastica monouso oltre a non essere biodegradabile, prevede un riciclaggio e stoccaggio che terminano, quasi sempre, in discariche, in cui grazie all’ausilio di inceneritori viene bruciata, con produzione di diossine , sostanze altamente tossiche.

L’Unione Europea ha deciso che dal 2021 saranno banditi tutti gli oggetti in plastica monouso, quindi piatti, bicchieri, posate, contenitori per alimenti.

L’Italia si fa portavoce di questa campagna a sostegno dell’ambiente, iniziando già dal 1′ Gennaio 2019 a bandire la produzione e la vendita dei cotton fioc, i bastoncini cotonati, che non siano biodegradabili e compostabili, che rappresentano quasi il 10% dei rifiuti che ritroviamo sulle spiagge.

La plastica danneggia fortemente il nostro pianeta, in particolare il mare, nel quale non è difficile ritrovare qualche sacchetto o altri oggetti plastici, e sicuramente vi sarà capitato di guardare qualche foto delle famosissime isole di plastica o ‘garbage patch’ che si sono formate in mezzo al mare, tra queste una delle più grandi al largo dell’Oceano Pacifico, uno scempio immenso e nocivo per il nostro pianeta, composta non solo da plastica, ma anche da metalli e residui organici di degradazione e che si sposta seguendo la corrente oceanica.

Proprio per questa ragione, da quando vivo da sola, mi sono imposta di non acquistare materiale plastico.

Non acquisto mai bicchieri e piatti monouso, i contenitori in cui sono solita conservare il cibo o prepararmi la schiscetta, sono in vetro, alcuni di questi possono anche andare nel congelatore e addirittura sui fornelli, perchè fatti in Pyrex, ovvero vetro borosilicato, che io ho imparato a conoscere quando facevo ricerca, in laboratorio, perchè tutta quella che noi usavamo definire ‘vetreria’ era tutta in pyrex, come le beute che mettevo a contatto con il ‘becco Bunsen’ un bruciatore di gas, appunto.

Stessa cosa vale per i prodotti che acquisto al supermercato e metto nella mia dispensa , il tonno all’olio, le marmellate o composte, i legumi o le conserve di pomodoro,  sono tutti prodotti che acquisto solo se sono in vetro, ed è lo stesso consiglio che do ai miei pazienti.

Questo perchè solitamente le scatole sono fatte in metallo che, oltre le plastiche, inquinano l’ambiente, ma la ragione principale, e salutistica sta nel fatto che i metalli che compongono appunto il contenitore, si depositano all’interno dell’alimento, che infine mangeremo noi. Inoltre molte delle scatolette di metallo in cui è presente il cibo, sono rivestite da BPA (bisfenolo-A) un potente interferente endocrino, di cui magari vi parlerò in seguito.

Proprio per questa ragione, sono molto attenta all’acquisto dei prodotti che purtroppo non posso reperire sempre freschi tutto l’anno, come le conserve di pomodoro.

Ho fatto davvero molta fatica a trovare delle conserve di pomodoro che fossero non solo in vetro, ma che avessero come unico ingrediente : I POMODORI.

Vi invito a leggere le etichette delle conserve di pomodoro, e osservare che , oltre ai pomodori, purtroppo (ahimè), c’è tanto altro, tra cui anche lo zucchero, che risulta essere un conservante eccezionale.

Io che sono un’esploratrice di supermercati, perchè voglio proporvi prodotti che anche l’utente medio, la famosissima signora Maria, può ritrovare sotto casa, ho cercato per mesi, un prodotto che avesse le stesse caratteristiche della conserva di pomodori che faceva mia madre, a fine estate, quando si raccoglievano i pomodori San Marzano, rossi, polposi, ricchi di licopene.

Ecco, volevo proprio un prodotto simile, un prodotto cosi come la natura l’ha fatto, un prodotto Cosi Com’è.

Quest’azienda l’ho scoperta per caso sui social, attraverso alcuni food blogger che utilizzavano i loro prodotti nelle loro gustosissime ricette, che ritroverete anche proprio sul sito dell’azienda.

Siccome il lavoro sporco lo devo sempre fare io per voi, ho spulciato il loro sito, ho visionato, tutti o quasi i loro prodotti, in particolare quelli che, naturalmente, servivano a me, cioè quelli in vetro.

Quest’azienda è una cooperativa di 9 soci, che si sviluppa su una base produttiva di 24 aziende agricole, ho scoperto avere lo stesso impegno e lo stesso mio obiettivo: quello di valorizzare i prodotti locali, avendo accuratezza nello scegliere le migliori materie prime per qualità organolettiche.

Proprio per questo anche la lavorazione delle materie prime è molto attenta, si parte dai semi, attentamente scelti, fino ad arrivare alla lavorazione sia del fresco che delle conserve.

Sono prodotti facilmente reperibili ai supermercati, ma potete anche comodamente acquistarli dalla poltrona di casa vostra, dal loro e-commerce.

Io ho utilizzato il Datterino Rosso intero succo, dolce ma allo stesso tempo ricco in sapore.

Una parte del barattolino, i pomodorini per la maggiore, l’ho utilizzato per fare un sugo semplice, una pasta asciutta all’italiana, proprio per percepire tutto il sapore del datterino, il sugo invece l’ho utilizzato per una vellutata di cavolo arancione e ceci, che vi ho mostrato qualche tempo fa su instagram.

Naturalmente è un mio parere, il gusto, il sapore è strettamente personale.

Ma personale non è il parere sul pianeta, il quale ogni giorno lotta per sopravvivere, agonizza per regalarci ancora cose buone per nutrirci, e solo le nostre scelte, anche quando acquistiamo al supermercato possono cambiare le sorti, non solo del nostro amato pianeta, ma anche le nostre.

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