dieta – Tiziana Persico https://www.tizianapersico.com Biologa nutrizionista Mon, 21 Jun 2021 18:05:46 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.6 https://www.tizianapersico.com/wp-content/uploads/2018/10/cropped-favicon-32x32.jpg dieta – Tiziana Persico https://www.tizianapersico.com 32 32 SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO https://www.tizianapersico.com/2021/02/19/sindromedellovaiopolicistico/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=sindromedellovaiopolicistico https://www.tizianapersico.com/2021/02/19/sindromedellovaiopolicistico/#respond Fri, 19 Feb 2021 06:45:00 +0000 https://www.tizianapersico.com/?p=2698 Il 7 % delle donne in età fertile soffre di SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO,  e risulta essere tra le patologie che maggiormente compromettono la fertilità femminile.

NON SOLO. Insulino-resistenza, obesità e problemi cardiovascolari, inclusa una litania di altri problemi di salute. La PCOS è uno stato steroideo poligenico, polifattoriale, sistemico, infiammatorio, disregolato, che si manifesta in gran parte a causa di …

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Il 7 % delle donne in età fertile soffre di SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO,  e risulta essere tra le patologie che maggiormente compromettono la fertilità femminile.

NON SOLO.
Insulino-resistenza, obesità e problemi cardiovascolari, inclusa una litania di altri problemi di salute.
La PCOS è uno stato steroideo poligenico, polifattoriale, sistemico, infiammatorio, disregolato, che si manifesta in gran parte a causa di errori dello stile di vita. ( eccallà) .
Questa patologia non determina SOLO un’irregolarità del ciclo mestruale, ma coinvolge tutto il sistema endocrino, determinando alterazioni dello stato metabolico e biochimico della donna.

E come tutti gli spiegoni che si rispettino su questo blog, partiamo con un pò di storia, quindi alzate il volume e fate partire l’aria sulla quarta corda di J.S.Bach. 

La PCOS è stata descritta per la prima volta nel 1935 da Stein e Leventhal, da cui inizialmente prendeva il nome, come una sindrome di oligo-amenorrea e ovaie policistiche che era variamente accompagnata da irsutismo, acne e obesità . 

Tra il 1989-1995 si ipotizzò  derivare da iperandrogenismo ovarico funzionale (FOH) a causa della disregolazione della secrezione androgenica
Studi successivi hanno supportato e amplificato questa ipotesi ed i criteri diagnostici che permettono al medico, ginecologo o endocrinologo, di diagnosticare la sindrome dell’ovaio policistico, sono diversi:

  • OLIGOMENORREA O AMENORREA
    Sappiamo che sono due cose differenti e le spieghiamo nel dettaglio.
    L’amenorrea è uno stato patologico, e quindi non fisiologico, in cui si ha l’assenza del ciclo mestruale, per un periodo superiore ai 3 mesi, e che persiste nel tempo.
    In caso di oligomenorrea,invece, si ha l’assenza di ciclo per 35 giorni, fino ad un massimo di 3 mesi, quindi parliamo di un’irregolarità del ciclo, molto diversa rispetto all’amenorrea.
    Voglio sottolineare anche , e spesso capita di avere in studio delle pazienti che mi riferiscono che il ciclo salta. I ginecologi affermano che in maniera abbastanza naturale, il ciclo può saltare fino a due volte l’anno, ma è ovvio che laddove questo accade con frequenza durante l’anno, è premura della paziente indagare questa problematica ginecologica.
  • IPERANDROGENISMO: parliamo di iperandrogenismo quando si presenta una situazione clinica e biochimica di eccesso di androgeni, che comporta ad esempio ad irsutismo, acne , eccesso di testosterone, oppure prolattina.
  • CISTI OVARICHE: la presenza di cisti ovariche , e la presenza di uno degli due crititeri diagnostici, permettono al ginecologo, o all’endocrinologo, attraverso un esame ecografico, di fare diagnosi di :
    SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO

Ma, c’è sempre un ma…

La diagnosi tendenzialmente differisce a seconda delle considerazioni che il medico fa durante la visita, molto spesso tendono ad escludere la PCOS, laddove non c’è iperandrogenismo, ma amenorrea, o oligomenorrea con presenza di cisti ovariche, senza segni di iperandrogenismo si tende a parlare di ovaio multifollicolare o di problemi ginecologici di natura inferiore, ma non di ovaio policistico. Questo però non dimentichiamolo mai, sta al medico deciderlo!!

Sono due, le conferenze internazionali che  hanno sviluppato criteri diagnostici di cui vi parlavo in precedenza.

  • I criteri di Rotterdam,  più ampi e comprendono tutte le combinazioni di prove cliniche o biochimiche altrimenti inspiegabili di iperandrogenismo, prove di oligo-anovulazione e PCOM
  • I criteri della Androgen Excess-PCOS Society (AE-PCOS) (2006) che invece comprendono l’iperandrogenismo altrimenti inspiegabile con oligo-anovulazione o PCOM (28).
    Ciò consente una diagnosi di PCOS nelle donne con iperandrogenismo prive di sintomi anovulatori (“PCOS ovulatoria”), che comprende circa il 10% dei casi.

Quindi, qual è il quadro clinico di una donna che soffre di ovaio policistico?

Abbiamo parlato di un’iperproduzione di androgeni o di estrogeni da parte delle ovaie il che determina un’alterazione delle gonadotropine, in particolare un aumento dell’ LH e una diminuzione di FSH che sono i due “pro-ormoni” (tra virgolette) a livello dell’ipofisi che andrebbero a stimolare poi la produzione delle ovaie.

L’iperinsulinemia , che è una conseguenza di questa alterazione, che ovviamente, può determinare  da una parte l’accumulo di tessuto adiposo a livello della parte addominale, determinando un aspetto tipico definito “a mela”, dall’altra ovviamente alterazioni biochimiche come  dislipidemie e quindi elevati livello di colesterolo, LDL e trigliceridi, determinando quindi in queste donne un maggior rischio di patologie cardiovascolari.

D’altra parte potremmo avere anche un aumento del testosterone e di altri ormoni (androstenedione, DHEA) e una diminuzione delle globuline che legano gli ormoni sessuali. 

Un ciclo mestruale inizia con il 1° giorno del ciclo e termina con l’inizio del ciclo successivo.
Un intero ciclo mestruale di solito dura tra i 24 ei 38 giorni , ma la durata può variare da ciclo a ciclo e può anche cambiare nel corso degli anni, cambia tra il menarca, quando il ciclo inizia durante la pubertà, e la menopausa, quando il ciclo si ferma definitivamente.

Durante il periodo della mestruazione, la ghiandola pituitaria,una piccola area alla base del cervello, produce un ormone chiamato ormone follicolo stimolante (FSH), il quale dice alle ovaie di preparare un uovo per l’ovulazione.
Durante il ciclo mestruale, ci sono più follicoli, delle vere e proprie sacche piene di liquido contenenti uova, in ciascuna ovaia a diversi stadi di sviluppo.

Circa a metà della fase follicolare, proprio quando il periodo mestruale sta finendo, un follicolo in una delle ovaie è il più grande di tutti i follicoli a circa 1 cm . Questo follicolo diventa il follicolo dominante ed è quello preparato per essere rilasciato durante l’ovulazione. Il follicolo dominante produce estrogeni mentre cresce, e raggiunge il picco appena prima che avvenga l’ovulazione.
Per la maggior parte delle persone, la fase follicolare dura 10-22 giorni, ma può variare da ciclo a ciclo

Mentre le ovaie stanno lavorando allo sviluppo dei follicoli contenenti uova, l’utero risponde agli estrogeni prodotti dai follicoli, ricostruendo il rivestimento che è stato appena versato durante l’ultimo periodo. Questa è chiamata fase proliferativa perché l’endometrio, il rivestimento dell’utero, diventa più spesso. L’endometrio è più sottile durante la mestruazione e si ispessisce durante questa fase fino a quando si verifica l’ovulazione.

L’utero fa questo per creare un luogo in cui un potenziale ovulo fecondato può impiantarsi e crescere.
Il follicolo dominante nell’ovaio produce sempre più estrogeni man mano che diventa più grande. Il follicolo dominante raggiunge circa 2 cm.
Quando i livelli di estrogeni sono abbastanza alti, lo segnalano al cervello causando un aumento dell’ormone luteinizzante (LH). Questo picco è ciò che provoca l’ovulazione, ovvero il rilascio dell’uovo dall’ovaio.

Una volta che si verifica l’ovulazione, il follicolo che conteneva l’uovo si trasforma in corpo luteo e inizia a produrre progesterone e estrogeni.
I livelli di progesterone raggiungono il picco circa a metà di questa fase. I cambiamenti ormonali della fase luteale sono associati a sintomi premestruali, come cambiamenti di umore, mal di testa, acne, gonfiore e tensione mammaria, di cui abbiamo parlato qui.

Se un uovo viene fecondato, il progesterone dal corpo luteo supporta l’inizio della gravidanza.
Se non si verifica alcuna fecondazione, il corpo luteo inizierà a degradarsi tra 9 e 11 giorni dopo l’ovulazione. Ciò si traduce in un calo dei livelli di estrogeni e progesterone, che causa le mestruazioni, e il tutto ricomincia .

Ritorniamo alla SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO.
Era fondamentale spiegare come funziona il ciclo mestruale per capire quali sono le falle che si verificano in presenza di PCOS.
Infatti in PCOS il rialzo dell’LH non c’è solo in concomitanza dell’ovulazione, ma c’è più volte durante il ciclo mestruale e questo porta a non avere ovulazione, che di solito è uno dei primi motivi che porta ad infertilità.
Inoltre abbiamo uno sbilanciamento degli estrogeni e del progesterone.

Abbiamo parlato di iperinsulinemia, o per meglio dire di insulino -resistenza, ma la condizione di insulino-resistenza, non interessa la totalità dei casi, inoltre più che di insulino-resistenza si parla di minore tolleranza glucidica, che interessa il 40% delle donne affette da PCOS.
La cosa certa è che il meccanismo con cui si instaura l’insulino resistenza nella paziente affetta da PCOS, è diverso rispetto all’obesità.
Ovvero, biochimicamente si pensa l’insulino resistenza in PCOS, è dovuta ad un’alterazione della fosforilazione del recettore dell’insulina, che determina a valle un’errata trasduzione del segnale da parte dei trasportatori del glucosio.

Eh dottorè parlate chiaro, che vuol dire?

Vuol dire che , il glucosio per essere trasportato nel circolo ematico, ha bisogno di un accompagnatore.
Questo accompagnatore, viene reclutato da un’agenzia come quelle che scelgono le maschere alla prima de La Scala.
Quest’agenzia , è il recettore dell’insulina, che una volta immesso sulla membrana delle cellule invia messaggi per ‘far portare sotto braccio’ il glucosio.
Nelle donne con PCOS non avviene come dovrebbe , e ciò determina una bassa tolleranza glucidica, in cui però la glicemia è a livelli normali.

Quali sono quindi le strategie nutrizionali?

Partiamo da lontano, come sempre!
In generale l’alimentazione non cura, ma sicuramente migliora la sintomatologia e le manifestazioni correlate alla PCOS.
La strategia da attuare è quella di ottimizzare sicuramente l’aspetto nutrizionale, ai fini di migliorare l’assetto ormonale.

  • Stilando un piano nutrizionale utile ai fabbisogni della persona, al suo stile di vita, evitando la solita tiritera dell’eliminazione ‘ad capocchiam’ di alimenti , perchè al momento non ci sono studi a supporto di questo.
  • E’ ovvio che le linee guida per una sana alimentazione(LARN)  devono essere sempre il principio cardine per stilare il piano nutrizionale, ed è quindi ovvio che anche per una donna affetta da PCOS è utile
    – Incrementare il consumo di frutta e verdura
    – Consumare cereali in chicco ed integrali, i legumi ed alimenti naturalmente ricchi di fibra
  • Controllare il peso, e laddove ve ne fosse bisogno, ripristinare il peso al normopeso, attraverso una strategia alimentare più utile alla donna in questione ( ovviamente inutile dirvi che non sono ammessi i fai da te)
  • Migliorare la qualità degli alimenti , educando la paziente a delle scelte più consapevoli, evitando alimenti processati, conservati, ricchi di sale, zucchero, e grassi saturi( approfondisco più avanti)
  • La ‘dieta’ a basso indice glicemico può una avere rilevanza nella scelta qualitativa degli alimenti, ma bisogna spiegare alla paziente che è il carico glicemico del pasto, più che l’indice glicemico del singolo alimento ad essere rilevante , ma piuttosto, è utile per le pazienti non dissociare, ovvero mangiare il primo a pranzo ed il secondo a cena. 
  • Ogni pasto quindi ,dovrebbe contenere carboidrati complessi, grassi, proteine, e fibre, che giocano un ruolo importantissimo nella gestione glicemica.
  • E’ importante limitare però i grassi saturi, prediligendo le fonti di grassi vegetali e quelli di derivazione della carni ittiche(omega3)
    I grassi sono fondamentali per il buon funzionamento delle membrane cellulari, per permettere l’assorbimento di micronutrienti come i complessi vitaminici, ed è quindi essenziale non farne a meno , soprattutto, dell’olio extravergine d’oliva, che risulta essere un alimento ricco di sostanze utili al buon funzionamento del nostro organismo, come i grassi omega 3, che bisogna bilanciare in maniera ottimale con gli omega6.
  • E’ opportuno limitare insaccati, salumi e formaggi, e non eccedere nelle preparazioni complesse in cui utilizziamo fonti di grassi saturi, o andiamo ben oltre il punto di fumo dell’olio in questione.
  • Limitare gli zuccheri semplici, e questo si sa, sono raccomandazioni che l’OMS da a tutti.
  • Ridurre il consumo di sale, che è anche  un fattore predisponente l’aumento della pressione arteriosa.
  • Ripartire le giornate rispettando i ritmi circadiani , lo stile di vita della paziente, e il timing dei nutrienti.
  • Ovviamente non deve mancare l’attività sportiva

Ed i farmaci? E gli integratori? E la pillola?

Sottolineando che questo spetta al medico, i contraccettivi orali rappresentano la strategia terapeutica più utilizzata, che determinano un miglioramento della regolarità del ciclo, che però tende a ritornare come prima, se non a peggiorare, nel momento in cui la paziente affetta da PCOS la sospende.
Infatti diversi studi osservazionali, dimostrano come l’assunzione dei COC, contraccettivi orali, migliori l’irsutismo, ma che questi miglioramenti non sono definitivi.
Non ci sono studi che dimostrano invece che l’assunzione di COC migliori il quadro insulinemico, ed anzi si associa ad un aumento dei livelli circolanti di colesterolo, ed in particolare di LDL, e trigliceridi.
In molti casi viene utilizzata la metformina, la cui prescrizione, ripeto, è sotto stretta competenza del medico, e che viene utilizzata come strategia per ridurre indirettamente la secrezione dell’insulina, migliorando anche i livelli di testosterone libero , aumentando le globuline leganti gli ormoni sessuali ( SHBG), e l’ovulazione.

Quando si parla di PCOS, si parla molto di INOSITOLO. Abbiamo parlato di come la PCOS spesso induce a resistenza insulinica, e in ultima istanza al diabete di tipo 2.
Abbiamo parlato di metformina, ma poiché la metformina spesso induce effetti collaterali, sono state proposte nuove strategie integrative per trattare la resistenza all’insulina, come l’uso di inositoli, che in particolare regolano l’ormone stimolante la tiroide (TSH), l’FSH e l’insulina.
Diversi studi preliminari hanno però indicato i possibili benefici della terapia con inositolo nei pazienti con PCOS, ma ad oggi non è stata eseguita alcuna meta-analisi. 
Attualmente la ricerca è in espansione e sta prendendo in considerazione anche altre sostanze che in un futuro potranno associarsi e/o sostituirsi alle terapie attuali.

Concludendo.
Solo il lavoro di equipe, in cui il medico, ginecologo e/o endrocrinologo, il nutrizionista, ed il paziente, cooperando insieme, può migliorare il quadro clinico della paziente affetta da PCOS.

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DECENNALE DELLA DIETA MEDITERRANEA https://www.tizianapersico.com/2020/11/18/decennaledietamediterranea/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=decennaledietamediterranea https://www.tizianapersico.com/2020/11/18/decennaledietamediterranea/#respond Wed, 18 Nov 2020 05:47:56 +0000 https://www.tizianapersico.com/?p=2666 Probabilmente la zuppa più soddisfacente al mondo per le persone affamate, nonché per coloro che sono stanchi, preoccupati, arrabbiati, addolorati, innamorati, in una salute robusta, è il minestrone.

È cosi che si apre “ How to eat well and stay well. The Mediterranean way.” di Ancel Keys , citando M.F.K. Fisher, una scrittrice statunitense di libri di cucina.

A …

L'articolo DECENNALE DELLA DIETA MEDITERRANEA proviene da Tiziana Persico.

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Probabilmente la zuppa più soddisfacente al mondo per le persone affamate, nonché per coloro che sono stanchi, preoccupati, arrabbiati, addolorati, innamorati, in una salute robusta, è il minestrone.

È cosi che si apre “ How to eat well and stay well. The Mediterranean way.” di Ancel Keys , citando M.F.K. Fisher, una scrittrice statunitense di libri di cucina.

A diec ‘anni dal riconoscimento da parte dell’UNESCO della dieta mediterranea come:

Patrimonio Mondiale Intangibile dell’Umanità 

sappiamo che può fare la differenza non solo sulla nostra salute, sul concetto di benessere ad ampio raggio, ma anche sull’aspetto sociale e psicologico.
La dieta mediterranea cosi come Ancel Keys ce l’ha presentata non ha nulla a che vedere con l’attuale accezione che diamo alla dieta mediterranea, e ne ho ampiamente parlato, due anni fa, in un articolo che trovate qui .
La parola dieta spesso viene confusa con qualcosa che tende a determinare la perdita del fine stesso del piacere di mangiare, rendendola una condizione di vita infelice.

Il termine deriva dal greco δίαιτα = abitudine, modo di vivere, regola che, come tale, la “Dieta Mediterranea”, deve essere ricca di alimenti, completa e varia.

Ma chi è Ancel Keys e perchè quando parliamo di dieta mediterranea parliamo di lui?

Ancel Keys è stato un fisiologo di fama internazionale che scrisse, insieme alla moglie Margaret, diverse pubblicazioni scientifiche, la più nota è il Seven countries study, un progetto, uno studio, che aveva come obiettivo di determinare la reale incidenza di coronopatie, nel mondo, ed anche il libro di cui vi parlo oggi, che narra di questo meraviglioso viaggio fatto di scienza e cucina, di interpretazioni di dati epidemiologici, statistici ,determinanti per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, e della dimostrazione del fatto che la dieta mediterranea, anzi lo stile mediterraneo ( mediterranean way) possa essere essenziale per la salute, ed inoltre presenta una vasta gamma di ricette, di piatti che lo stesso Keys ha assaggiato lungo il suo viaggio.
Inoltre Keys, non tralascia quanto sia importante la convivialità, la tradizione e la socialità, in questo stile di vita, che ne fanno uno dei cardini della dieta stessa.
Keys racconta che fu proprio a Napoli dove assaggiò il suo primo minestrone, ben diverso da quelle zuppe in barattolo vendute negli Stati Uniti, da dove lui proveniva.

Racconta di come le minestre e le zuppe, venissero accompagnate da tanto pane fresco sfornato qualche ora prima, e di come le verdure fossero sempre presenti sulle tavole del mediterraneo.

Ecco è proprio su questo che vorrei farvi riflettere oggi.

Spesso confondiamo la dieta mediterranea, la colazione all’italiana, con quelle che ormai sono delle usanze nate da ibridi di culture, ma soprattutto da influenze ‘ammmerecane’

Nel capitolo III di questo affascinante libro, che io acquistai appena laureata, chi scrive (il dottor Keys) si augura proprio che i popoli del mediterraneo restino cosi come sono , quando parlando di diete eccentriche ed alla moda a quei tempi negli Stati Uniti( la prima edizione del libro risale al 1975) tende a sottolineare che certi artifici, restrizioni,  e ‘insulsaggini’ siano ben lontane dalle usanze del mediterraneo.

Ecco mi chiedo perché allontanarci da quello che per secoli invece ci è appartenuto? Perché non fare ammenda di questi preziosissimi consigli?
Soprattutto perchè cerchiamo dei surrogati quando il nostro paese è ricco di buoni alimenti: olio extravergine d’oliva, pesce , frutta secca, cereali, e tanta tantissima tradizione.

MINESTRONE 1

MINESTRONE MEDITERRANEO

Questa ricetta è un mix delle 3 ricette del Minestrone che potete trovare sul libro. Io ho utilizzato un piccolo aiutante, la Instant pot, che mi ha permesso di ridurre i tempi di preparazione e cottura.
  • Preparazione 10 Minuti
  • Cottura 30 Minuti
  • Tempo totale 40 Minuti
  • Porzioni 8 Persone

Ingredienti

  • 300g di Fagioli Lessi
  • 1 Litro di Acqua
  • 1 Cipolla
  • 1 Mazzetto di sedano
  • 1 Spicchio di aglio
  • 5 Pomodorini freschi oppure 4/5 cucchiai di salsa di pomodoro
  • 1 Fascio di Cavolo nero toscano
  • 1 Carota
  • 2 Patate
  • Olio extravergine d'oliva
  • Sale q.b.

Procedimento

  1. Mettete in ammollo i fagioli il giorno prima, e cuoceteli con la Instant Pot, con il programma Bean
  2. Lavate e tagliate tutte le verdure, in maniera grossolana, perchè queste siano cotte ma non si spappolino all'interno della minestra
  3. Lavate, tagliate e pelate anche le patate.
  4. Aggiungete l'acqua, chiudete il coperchio della Instant Pot, e cuocete tutto con il programma SOUP.
  5. Servite, e aggiungete olio extra vergine d'oliva e sale per aggiustare la sapidità.

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QUANDO NON E’ SCIENZA E’ PSEUDO SCIENZA https://www.tizianapersico.com/2020/10/21/allergieeintolleranze/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=allergieeintolleranze https://www.tizianapersico.com/2020/10/21/allergieeintolleranze/#respond Wed, 21 Oct 2020 22:31:18 +0000 https://www.tizianapersico.com/?p=2608 Diamo il via oggi ad una nuova rubrica: Lauree da cani

Si apre oggi una nuova rubrica.

Gina esperta in crocchette ipoallergeniche oggi ci spiega la differenza tra allergie ed intolleranze

Ho già dedicato un articolo che trovate qui ,  e vi invito a leggerlo, al tema delle intolleranze e delle allergie, ma sono sicura che anche altre volte questo vasto …

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Diamo il via oggi ad una nuova rubrica: Lauree da cani

Si apre oggi una nuova rubrica.

Gina esperta in crocchette ipoallergeniche oggi ci spiega la differenza tra allergie ed intolleranze

Ho già dedicato un articolo che trovate qui ,  e vi invito a leggerlo, al tema delle intolleranze e delle allergie, ma sono sicura che anche altre volte questo vasto mondo che fa parte dell’immunologia e/o dell’allergologia, sarà argomento di qualche mio articolo.

Partiamo col dire che molti sono convinti, per qualche arcana ed assurda teoria che a farvi ingrassare non è la sedentarietà, il cibo spazzatura, ma una ipotetica intolleranza.

E’ più facile pensarlo che realizzarlo, perché di fatti non è cosi.
E vi spiego perché.

 

Nel 1994 la Società Europea di Allergologia ed Immunologia Clinica ha proposto un linguaggio comune nel campo delle reazioni avverse agli alimenti, formulato in base a criteri patogenetici, distinguendo :

-Reazioni tossiche

-Reazioni non tossiche.

“Le reazioni non tossiche agli alimenti” possono essere classificate in due gruppi:

  • Reazioni di natura immunitaria, allergie alimentari IgE mediate
  • Reazioni di natura non immunitaria, intolleranze alimentari, enzimatiche e non enzimatiche

Le intolleranze alimentari sono manifestazioni legate, soprattutto,  a deficit enzimatici specifici, come la lattasi per l’intolleranza al lattosio, la glucosio-6-fosfato-deidrogenasi (G6PD), che determina il favismo, la glucosio 1-fosfato uridil-transferasiche determina la galattosemia, ecc.

Ma oggi sappiamo anche che le allergie alimentari ritardate IgG correlate (intolleranze), da stimolo allergenico sulle cellule intestinali sono quelle che più comunemente possiamo ritrovare in alcuni pazienti. 

Parallelamente all’aumento delle malattie allergiche nel mondo occidentale, si e’ assistito ad un ricorso, sempre più frequente, a delle metodiche diagnostiche cosiddette “alternative”, probabilmente a causa della incompleta conoscenza dei meccanismi fisio-patogenetici e la complessità dei sistemi classificativi, ed anche passatemi la frase dell’incompetenza di taluni operatori che pur di guadagnare qualche quattrino in più propongono test dalla validità fittizia.

Tali test si propongono di identificare i cibi responsabili di allergie e “intolleranze alimentari”.

Quelle che consideriamo e diagnostichiamo come «intolleranza alimentare» si presentano con sintomi vaghi e aspecifici tra cui:

  • Dolori muscolari
  • Cefalee
  • Candidosi
  • Dermatite
  • Stanchezza cronica
  • Problemi di digestione
  • Gonfiore
  • Irritabilità
  • Eruzioni cutanee
  • Sovrappeso/obesità.

Le informazioni e la modalità degli “operatori” che effettuano determinati tipi di test è subdolo e danno spiegazioni diciamo “non convenzionali” senza termini scientifici precisi, a metà strada fra la spiegazione di uno stregone e quella di un “filosofo” dell’alimentazione.

L’aspetto più preoccupante è rappresentato dalle possibili conseguenze dell’abuso di queste metodiche.

Non sono poco note che addirittura in età pediatrica si sono documentati casi di deficit di crescita in bambini definiti erroneamente allergici o intolleranti e sottoposti ad inutili restrizioni dietetiche.

I rischi della dieta di esclusione, laddove non vi è una diagnosi medica di allergia e/o intolleranza, determinano prima di tutto malnutrizione, che porta con se tutta una serie di complicazioni cliniche, l’isolamento sociale, perchè ovviamente escludere determinati alimenti spesso determina anche esclusione dalla vita sociale, la paura di ‘contaminazioni’ in luoghi che non hanno un attenzione particolare a determinate problematiche e tutto questo si ripercuote sull’asse psicologico della persona con le più disparate problematiche che vanno dall’ansia e alla depressione ad un vero e proprio disturbo del comportamento alimentare come l’ortoressia, che sebbene non sia presente nel DSM, è ormai accertato dalla comunità scientifica essere un vero e proprio disturbo alimentare.

Senza sottovalutare il fatto che, laddove vi sia una vera e propria problematica di allergia o di intolleranza, non diagnosticata da personale medico sanitario di competenza, il ritardo di una diagnosi, potrebbe poi determinare effetti negativi sulla salute del soggetto.

Quali sono quindi questi test che chiunque, perfino personale non sanitario si azzardano a fare?

TEST NON VALIDATI SCIENTIFICAMENTE 

  • Kinesiologia applicata (DRIA test)
  • Test di provocazione e neutralizzazione (intradermico e sublinguale)
  • Test elettrodermico (EAV, VEGA test, Sarm test, Biostrength test)
  • Biorisonanza
  • Mineralogramma del capello
  • Iridologia
  • Determinazione di IGg E IGg 4 specifiche per gli alimenti
  • Test citotossici (CYTOTEST)

Converrete con me che alcuni di questi davvero sembra di averli visti in televisione dal peggiore venditore di fuffa, che farebbe invidia alla beniamina dei commercianti Wanna Marchi

Si ma io dopo che Sempronio mi ha detto eliminare la lattuga sto meglio dottorè , ma perchè? 

Questo è dovuto principalmente a due fattori.

Il primo è di ordine psicologico, fatta una diagnosi (l’intolleranza o pseudo tale in questo caso), credendo di aver risolto il problema, ci si autoconvince di stare meglio.

Il secondo è che si riduce l’INFLAMMAGING, ovvero l’infiammazione perché probabilmente, si qualche alimento proprio il nostro corpo non lo tollerava, ma perché siamo abituati a fare un’accozzaglia di cose, mischiando i più disparati alimenti, mangiandone spesso di bassissima qualità e in quantità non utili al nostro fabbisogno,  molti di questi sono ricchi in conservanti coloranti, e forse non è proprio la lattuga o il petto di pollo a non essere tollerato, ma il modo in cui viene preparato.

Spesso la “non tolleranza” del nostro corpo a determinati alimenti , non è altro che una risposta ad un cattivo funzionamento intestinale.
Pensate ad esempio alla candidosi, oppure alle cistiti, che spesso sono la conseguenza di un’alimentazione non equilibrata e sbilanciata verso determinati nutrienti, per la maggiore zuccheri, di cui la Candinda albicans, ma anche l’Escherichia coli, batterio responsabile della candida, e delle cistiti, si nutrono.

Ma adesso, parliamo di cose serie, facciamo uno spiegone breve, e cerchiamo di capire:


Cos’è un allergia?

L’allergia alimentare è una reazione avversa agli alimenti causata da una anomala reazione immunologica mediata da anticorpi della classe IgE, che reagiscono verso componenti alimentari di natura proteica.

L’allergia alimentare può manifestarsi già in età pediatrica oppure insorgere in età adulta: nel primo caso spesso regredisce (come ad esempio nel caso di latte e uovo), mentre se comparsa successivamente tende a persistere per tutta la vita.

Partiamo col dire cos’è un allergene, ovvero , è una sostanza solitamente innocua, tollerata, dalla maggior parte delle persone, ma che in taluni individui (i soggetti allergici) è in grado di produrre manifestazioni allergiche di varia natura (asma, orticaria, ecc.). Gli allergeni possono penetrare nell’organismo attraverso diverse vie:

  1. Vie respiratorie (pollini, polvere domestica pelo di animali, escrementi di insetti ecc.)
  2. Via orale (fragole, latte vaccino, banane, pesche, kiwi, ecc)

Gli alimenti a loro volta, che possono determinare un allergia , in un soggetto sensibile o sensibilizzato, possono essere:

  • Alimenti istaminoliberatori [ Albume Molluschi Fragole Kiwi Pomodori Cioccolata Pesce Ananas  Alcool Fecola di Patate Noci, Mandorle, Arachidi, Frutta secca Caffè Lenticchie, Fave, Legumi Derivati delle noci di Cola] 
  • Alimenti che contengono elevate quantità di istamina e possono dare orticaria (se assunti in grande quantità).[ Alimenti e bevande fermentate , salumi, frutta secca e disidratata, formaggi stagionati, pesce affumicato e in scatola)
  • Alimenti ad elevato contenuto di salicilati naturali che cross reattivano con allergeni chimici (FANS) e possono essere la causa di forme di orticaria cronica .[ Pesche, prugne, albicocche, ciliegie, fragole, frutti di bosco, frutta esotica, agrumi e banana]
  • Alimenti che contengono coloranti sintetici o aromatizzanti come la tartrazina (E102-colora in giallo) e che possono essere causa di forme di orticaria cronica e asma.

Quali sono i sintomi?

Le allergie alimentari possono presentare diverse sintomatologie che spaziano da sintomi lievi fino allo shock anafilattico, potenzialmente fatale.

Quello che distingue un’allergia, da un’intolleranza alimentare oltre che nella sintomatologia, è che i segni e sintomi compaiono a breve distanza dall’assunzione dell’alimento, in particolare da pochi minuti a poche ore),e sono tanto più̀ gravi quanto più̀ precocemente insorgono. 

Sintomi ed organi interessati

  • CUTE 
    Orticaria angioedema- orticaria- dermatite-eczema
  • CAVO OROFARINGEO
    Gonfiore delle labbra – voce rauca
  • APPARATO CARDIO-RESPIRATORIO
    Aritmie – pressione bassa
  • APPARATO RESPIRATORIO
    Broncospasmo e tosse – occlusione nasale e naso gocciolante – difficoltà respiratoria
  • APPARATO GASTROENTERICO
    Nausea- vomito e diarrea e crampi intestinali
  • APPARATO NEUROLOGICO
    Capogiri e vertigini – svenimenti

Cosa fare se si ha un sospetto di allergia o intolleranza alimentare?

Rivolgersi ad un allergologo!!!!

La diagnosi di allergia alimentare è un percorso complesso che richiede una figura specialistica

In questo primo approccio la raccolta dell’anamnesi è fondamentale, soprattutto per identificare una correlazione fra l’ingestione dell’alimento e la comparsa dei sintomi. 

Dopo un’accurata anamnesi quindi e test che il medico riterrà più opportuno fare, in collaborazione con un nutrizionista , stileranno l’approccio nutrizionale più utile e funzionale alla vostra problematica.

Non affidate la vostra salute a persone poco esperte, a dei veri e propri “cani randagi di scienza” che vi spolperebbero fino all’osso per guadagnare soldi, a scapito della vostra salute.

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Sono uscito stasera e non ho letto l’oroscopo https://www.tizianapersico.com/2020/10/07/ladietadelloroscopo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=ladietadelloroscopo https://www.tizianapersico.com/2020/10/07/ladietadelloroscopo/#respond Wed, 07 Oct 2020 12:08:06 +0000 https://www.tizianapersico.com/?p=2651 In termini fisiologici per perdere peso correttamente dovremmo perder il 75% di massa grassa, ma ovviamente è teoria e per passare alla pratica basterebbe che il deficit calorico sia tra il 10 e il 20%, e non oltre , perché iniziereste a perdere massa magra, e quindi muscolo.

Ogni settembre , ma anche ogni martedì domande, mi imbatto in richieste …

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In termini fisiologici per perdere peso correttamente dovremmo perder il 75% di massa grassa, ma ovviamente è teoria e per passare alla pratica basterebbe che il deficit calorico sia tra il 10 e il 20%, e non oltre , perché iniziereste a perdere massa magra, e quindi muscolo.

Ogni settembre , ma anche ogni martedì domande, mi imbatto in richieste sulle diete più assurde del web. Diete che ovviamente non troviamo sulle maggiori riviste scientifiche, ma sulle stesse in cui Paolo Fox scriverà, come ogni anno che é proprio l’anno dell’acquario, che ha l’ascendente scorpione, che è meglio mangia cavallette che non si sa mai, in tempi di carestia va tutto bene.

Ma se sei uscito stasera e non hai letto l’oroscopo( mezza cit.) per scoprire cosa comprare al supermercato, ti dirò sei già ad un buon punto.
E ti spiego perché!
Molte di queste diete sono figlie di un marketing becero, e di uno scopiazzamento di idee fallace e di cose messe un pò qui un pò li a caso, a chi grida ai 7 kili in 7 giorni persi per fare audience come nelle peggiori trasmissioni tv.

>>Però io ho provato quella del pomodoro Atzeco , e ho perso peso, la prima settimana, poi mi sono bloccata!!
Ecco, queste diete, ovviamente, sfruttano sicuramente il principio fisiologico di decurtazione calorica, vi diranno (me pare na novità) di mangiare frutta , verdura o di limitare a pochi, determinati alimenti, che ovviamente crea un beneficio , illusorio, temporaneo, quasi placebo.

Ma l’unica regola, imprescindibile è che bisogna affidarsi a chi di dovere.

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RICOMINCIARSI https://www.tizianapersico.com/2020/08/24/iniziare/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=iniziare https://www.tizianapersico.com/2020/08/24/iniziare/#respond Mon, 24 Aug 2020 10:28:37 +0000 https://www.tizianapersico.com/?p=2557 l periodo estivo ci mette in pausa, fermandoci ci ricomponiamo, e ci riproponiamo di cambiare.

Quando tutto questo prende forma, ecco che avanziamo , generando una sorta di evoluzione di noi stessi Molti di voi oggi hanno ripreso a lavorare, iniziano a fare progetti, o elencano i buoni propositi, un pó come un capodanno.

Ma non è detto che non …

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l periodo estivo ci mette in pausa, fermandoci ci ricomponiamo, e ci riproponiamo di cambiare.

Quando tutto questo prende forma, ecco che avanziamo , generando una sorta di evoluzione di noi stessi
Molti di voi oggi hanno ripreso a lavorare, iniziano a fare progetti, o elencano i buoni propositi, un pó come un capodanno.

Ma non è detto che non si debba cominciare per forza di lunedi, o il primo settembre, l’importante è iniziare

Noi in studio ci vediamo dal 31 agosto
Vi ricordo che per prenotare una visita potete cliccare qui  verificare orari e disponibilità

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