pcos – Tiziana Persico https://www.tizianapersico.com Biologa nutrizionista Mon, 21 Jun 2021 18:05:46 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.6 https://www.tizianapersico.com/wp-content/uploads/2018/10/cropped-favicon-32x32.jpg pcos – Tiziana Persico https://www.tizianapersico.com 32 32 SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO https://www.tizianapersico.com/2021/02/19/sindromedellovaiopolicistico/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=sindromedellovaiopolicistico https://www.tizianapersico.com/2021/02/19/sindromedellovaiopolicistico/#respond Fri, 19 Feb 2021 06:45:00 +0000 https://www.tizianapersico.com/?p=2698 Il 7 % delle donne in età fertile soffre di SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO,  e risulta essere tra le patologie che maggiormente compromettono la fertilità femminile.

NON SOLO. Insulino-resistenza, obesità e problemi cardiovascolari, inclusa una litania di altri problemi di salute. La PCOS è uno stato steroideo poligenico, polifattoriale, sistemico, infiammatorio, disregolato, che si manifesta in gran parte a causa di …

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Il 7 % delle donne in età fertile soffre di SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO,  e risulta essere tra le patologie che maggiormente compromettono la fertilità femminile.

NON SOLO.
Insulino-resistenza, obesità e problemi cardiovascolari, inclusa una litania di altri problemi di salute.
La PCOS è uno stato steroideo poligenico, polifattoriale, sistemico, infiammatorio, disregolato, che si manifesta in gran parte a causa di errori dello stile di vita. ( eccallà) .
Questa patologia non determina SOLO un’irregolarità del ciclo mestruale, ma coinvolge tutto il sistema endocrino, determinando alterazioni dello stato metabolico e biochimico della donna.

E come tutti gli spiegoni che si rispettino su questo blog, partiamo con un pò di storia, quindi alzate il volume e fate partire l’aria sulla quarta corda di J.S.Bach. 

La PCOS è stata descritta per la prima volta nel 1935 da Stein e Leventhal, da cui inizialmente prendeva il nome, come una sindrome di oligo-amenorrea e ovaie policistiche che era variamente accompagnata da irsutismo, acne e obesità . 

Tra il 1989-1995 si ipotizzò  derivare da iperandrogenismo ovarico funzionale (FOH) a causa della disregolazione della secrezione androgenica
Studi successivi hanno supportato e amplificato questa ipotesi ed i criteri diagnostici che permettono al medico, ginecologo o endocrinologo, di diagnosticare la sindrome dell’ovaio policistico, sono diversi:

  • OLIGOMENORREA O AMENORREA
    Sappiamo che sono due cose differenti e le spieghiamo nel dettaglio.
    L’amenorrea è uno stato patologico, e quindi non fisiologico, in cui si ha l’assenza del ciclo mestruale, per un periodo superiore ai 3 mesi, e che persiste nel tempo.
    In caso di oligomenorrea,invece, si ha l’assenza di ciclo per 35 giorni, fino ad un massimo di 3 mesi, quindi parliamo di un’irregolarità del ciclo, molto diversa rispetto all’amenorrea.
    Voglio sottolineare anche , e spesso capita di avere in studio delle pazienti che mi riferiscono che il ciclo salta. I ginecologi affermano che in maniera abbastanza naturale, il ciclo può saltare fino a due volte l’anno, ma è ovvio che laddove questo accade con frequenza durante l’anno, è premura della paziente indagare questa problematica ginecologica.
  • IPERANDROGENISMO: parliamo di iperandrogenismo quando si presenta una situazione clinica e biochimica di eccesso di androgeni, che comporta ad esempio ad irsutismo, acne , eccesso di testosterone, oppure prolattina.
  • CISTI OVARICHE: la presenza di cisti ovariche , e la presenza di uno degli due crititeri diagnostici, permettono al ginecologo, o all’endocrinologo, attraverso un esame ecografico, di fare diagnosi di :
    SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO

Ma, c’è sempre un ma…

La diagnosi tendenzialmente differisce a seconda delle considerazioni che il medico fa durante la visita, molto spesso tendono ad escludere la PCOS, laddove non c’è iperandrogenismo, ma amenorrea, o oligomenorrea con presenza di cisti ovariche, senza segni di iperandrogenismo si tende a parlare di ovaio multifollicolare o di problemi ginecologici di natura inferiore, ma non di ovaio policistico. Questo però non dimentichiamolo mai, sta al medico deciderlo!!

Sono due, le conferenze internazionali che  hanno sviluppato criteri diagnostici di cui vi parlavo in precedenza.

  • I criteri di Rotterdam,  più ampi e comprendono tutte le combinazioni di prove cliniche o biochimiche altrimenti inspiegabili di iperandrogenismo, prove di oligo-anovulazione e PCOM
  • I criteri della Androgen Excess-PCOS Society (AE-PCOS) (2006) che invece comprendono l’iperandrogenismo altrimenti inspiegabile con oligo-anovulazione o PCOM (28).
    Ciò consente una diagnosi di PCOS nelle donne con iperandrogenismo prive di sintomi anovulatori (“PCOS ovulatoria”), che comprende circa il 10% dei casi.

Quindi, qual è il quadro clinico di una donna che soffre di ovaio policistico?

Abbiamo parlato di un’iperproduzione di androgeni o di estrogeni da parte delle ovaie il che determina un’alterazione delle gonadotropine, in particolare un aumento dell’ LH e una diminuzione di FSH che sono i due “pro-ormoni” (tra virgolette) a livello dell’ipofisi che andrebbero a stimolare poi la produzione delle ovaie.

L’iperinsulinemia , che è una conseguenza di questa alterazione, che ovviamente, può determinare  da una parte l’accumulo di tessuto adiposo a livello della parte addominale, determinando un aspetto tipico definito “a mela”, dall’altra ovviamente alterazioni biochimiche come  dislipidemie e quindi elevati livello di colesterolo, LDL e trigliceridi, determinando quindi in queste donne un maggior rischio di patologie cardiovascolari.

D’altra parte potremmo avere anche un aumento del testosterone e di altri ormoni (androstenedione, DHEA) e una diminuzione delle globuline che legano gli ormoni sessuali. 

Un ciclo mestruale inizia con il 1° giorno del ciclo e termina con l’inizio del ciclo successivo.
Un intero ciclo mestruale di solito dura tra i 24 ei 38 giorni , ma la durata può variare da ciclo a ciclo e può anche cambiare nel corso degli anni, cambia tra il menarca, quando il ciclo inizia durante la pubertà, e la menopausa, quando il ciclo si ferma definitivamente.

Durante il periodo della mestruazione, la ghiandola pituitaria,una piccola area alla base del cervello, produce un ormone chiamato ormone follicolo stimolante (FSH), il quale dice alle ovaie di preparare un uovo per l’ovulazione.
Durante il ciclo mestruale, ci sono più follicoli, delle vere e proprie sacche piene di liquido contenenti uova, in ciascuna ovaia a diversi stadi di sviluppo.

Circa a metà della fase follicolare, proprio quando il periodo mestruale sta finendo, un follicolo in una delle ovaie è il più grande di tutti i follicoli a circa 1 cm . Questo follicolo diventa il follicolo dominante ed è quello preparato per essere rilasciato durante l’ovulazione. Il follicolo dominante produce estrogeni mentre cresce, e raggiunge il picco appena prima che avvenga l’ovulazione.
Per la maggior parte delle persone, la fase follicolare dura 10-22 giorni, ma può variare da ciclo a ciclo

Mentre le ovaie stanno lavorando allo sviluppo dei follicoli contenenti uova, l’utero risponde agli estrogeni prodotti dai follicoli, ricostruendo il rivestimento che è stato appena versato durante l’ultimo periodo. Questa è chiamata fase proliferativa perché l’endometrio, il rivestimento dell’utero, diventa più spesso. L’endometrio è più sottile durante la mestruazione e si ispessisce durante questa fase fino a quando si verifica l’ovulazione.

L’utero fa questo per creare un luogo in cui un potenziale ovulo fecondato può impiantarsi e crescere.
Il follicolo dominante nell’ovaio produce sempre più estrogeni man mano che diventa più grande. Il follicolo dominante raggiunge circa 2 cm.
Quando i livelli di estrogeni sono abbastanza alti, lo segnalano al cervello causando un aumento dell’ormone luteinizzante (LH). Questo picco è ciò che provoca l’ovulazione, ovvero il rilascio dell’uovo dall’ovaio.

Una volta che si verifica l’ovulazione, il follicolo che conteneva l’uovo si trasforma in corpo luteo e inizia a produrre progesterone e estrogeni.
I livelli di progesterone raggiungono il picco circa a metà di questa fase. I cambiamenti ormonali della fase luteale sono associati a sintomi premestruali, come cambiamenti di umore, mal di testa, acne, gonfiore e tensione mammaria, di cui abbiamo parlato qui.

Se un uovo viene fecondato, il progesterone dal corpo luteo supporta l’inizio della gravidanza.
Se non si verifica alcuna fecondazione, il corpo luteo inizierà a degradarsi tra 9 e 11 giorni dopo l’ovulazione. Ciò si traduce in un calo dei livelli di estrogeni e progesterone, che causa le mestruazioni, e il tutto ricomincia .

Ritorniamo alla SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO.
Era fondamentale spiegare come funziona il ciclo mestruale per capire quali sono le falle che si verificano in presenza di PCOS.
Infatti in PCOS il rialzo dell’LH non c’è solo in concomitanza dell’ovulazione, ma c’è più volte durante il ciclo mestruale e questo porta a non avere ovulazione, che di solito è uno dei primi motivi che porta ad infertilità.
Inoltre abbiamo uno sbilanciamento degli estrogeni e del progesterone.

Abbiamo parlato di iperinsulinemia, o per meglio dire di insulino -resistenza, ma la condizione di insulino-resistenza, non interessa la totalità dei casi, inoltre più che di insulino-resistenza si parla di minore tolleranza glucidica, che interessa il 40% delle donne affette da PCOS.
La cosa certa è che il meccanismo con cui si instaura l’insulino resistenza nella paziente affetta da PCOS, è diverso rispetto all’obesità.
Ovvero, biochimicamente si pensa l’insulino resistenza in PCOS, è dovuta ad un’alterazione della fosforilazione del recettore dell’insulina, che determina a valle un’errata trasduzione del segnale da parte dei trasportatori del glucosio.

Eh dottorè parlate chiaro, che vuol dire?

Vuol dire che , il glucosio per essere trasportato nel circolo ematico, ha bisogno di un accompagnatore.
Questo accompagnatore, viene reclutato da un’agenzia come quelle che scelgono le maschere alla prima de La Scala.
Quest’agenzia , è il recettore dell’insulina, che una volta immesso sulla membrana delle cellule invia messaggi per ‘far portare sotto braccio’ il glucosio.
Nelle donne con PCOS non avviene come dovrebbe , e ciò determina una bassa tolleranza glucidica, in cui però la glicemia è a livelli normali.

Quali sono quindi le strategie nutrizionali?

Partiamo da lontano, come sempre!
In generale l’alimentazione non cura, ma sicuramente migliora la sintomatologia e le manifestazioni correlate alla PCOS.
La strategia da attuare è quella di ottimizzare sicuramente l’aspetto nutrizionale, ai fini di migliorare l’assetto ormonale.

  • Stilando un piano nutrizionale utile ai fabbisogni della persona, al suo stile di vita, evitando la solita tiritera dell’eliminazione ‘ad capocchiam’ di alimenti , perchè al momento non ci sono studi a supporto di questo.
  • E’ ovvio che le linee guida per una sana alimentazione(LARN)  devono essere sempre il principio cardine per stilare il piano nutrizionale, ed è quindi ovvio che anche per una donna affetta da PCOS è utile
    – Incrementare il consumo di frutta e verdura
    – Consumare cereali in chicco ed integrali, i legumi ed alimenti naturalmente ricchi di fibra
  • Controllare il peso, e laddove ve ne fosse bisogno, ripristinare il peso al normopeso, attraverso una strategia alimentare più utile alla donna in questione ( ovviamente inutile dirvi che non sono ammessi i fai da te)
  • Migliorare la qualità degli alimenti , educando la paziente a delle scelte più consapevoli, evitando alimenti processati, conservati, ricchi di sale, zucchero, e grassi saturi( approfondisco più avanti)
  • La ‘dieta’ a basso indice glicemico può una avere rilevanza nella scelta qualitativa degli alimenti, ma bisogna spiegare alla paziente che è il carico glicemico del pasto, più che l’indice glicemico del singolo alimento ad essere rilevante , ma piuttosto, è utile per le pazienti non dissociare, ovvero mangiare il primo a pranzo ed il secondo a cena. 
  • Ogni pasto quindi ,dovrebbe contenere carboidrati complessi, grassi, proteine, e fibre, che giocano un ruolo importantissimo nella gestione glicemica.
  • E’ importante limitare però i grassi saturi, prediligendo le fonti di grassi vegetali e quelli di derivazione della carni ittiche(omega3)
    I grassi sono fondamentali per il buon funzionamento delle membrane cellulari, per permettere l’assorbimento di micronutrienti come i complessi vitaminici, ed è quindi essenziale non farne a meno , soprattutto, dell’olio extravergine d’oliva, che risulta essere un alimento ricco di sostanze utili al buon funzionamento del nostro organismo, come i grassi omega 3, che bisogna bilanciare in maniera ottimale con gli omega6.
  • E’ opportuno limitare insaccati, salumi e formaggi, e non eccedere nelle preparazioni complesse in cui utilizziamo fonti di grassi saturi, o andiamo ben oltre il punto di fumo dell’olio in questione.
  • Limitare gli zuccheri semplici, e questo si sa, sono raccomandazioni che l’OMS da a tutti.
  • Ridurre il consumo di sale, che è anche  un fattore predisponente l’aumento della pressione arteriosa.
  • Ripartire le giornate rispettando i ritmi circadiani , lo stile di vita della paziente, e il timing dei nutrienti.
  • Ovviamente non deve mancare l’attività sportiva

Ed i farmaci? E gli integratori? E la pillola?

Sottolineando che questo spetta al medico, i contraccettivi orali rappresentano la strategia terapeutica più utilizzata, che determinano un miglioramento della regolarità del ciclo, che però tende a ritornare come prima, se non a peggiorare, nel momento in cui la paziente affetta da PCOS la sospende.
Infatti diversi studi osservazionali, dimostrano come l’assunzione dei COC, contraccettivi orali, migliori l’irsutismo, ma che questi miglioramenti non sono definitivi.
Non ci sono studi che dimostrano invece che l’assunzione di COC migliori il quadro insulinemico, ed anzi si associa ad un aumento dei livelli circolanti di colesterolo, ed in particolare di LDL, e trigliceridi.
In molti casi viene utilizzata la metformina, la cui prescrizione, ripeto, è sotto stretta competenza del medico, e che viene utilizzata come strategia per ridurre indirettamente la secrezione dell’insulina, migliorando anche i livelli di testosterone libero , aumentando le globuline leganti gli ormoni sessuali ( SHBG), e l’ovulazione.

Quando si parla di PCOS, si parla molto di INOSITOLO. Abbiamo parlato di come la PCOS spesso induce a resistenza insulinica, e in ultima istanza al diabete di tipo 2.
Abbiamo parlato di metformina, ma poiché la metformina spesso induce effetti collaterali, sono state proposte nuove strategie integrative per trattare la resistenza all’insulina, come l’uso di inositoli, che in particolare regolano l’ormone stimolante la tiroide (TSH), l’FSH e l’insulina.
Diversi studi preliminari hanno però indicato i possibili benefici della terapia con inositolo nei pazienti con PCOS, ma ad oggi non è stata eseguita alcuna meta-analisi. 
Attualmente la ricerca è in espansione e sta prendendo in considerazione anche altre sostanze che in un futuro potranno associarsi e/o sostituirsi alle terapie attuali.

Concludendo.
Solo il lavoro di equipe, in cui il medico, ginecologo e/o endrocrinologo, il nutrizionista, ed il paziente, cooperando insieme, può migliorare il quadro clinico della paziente affetta da PCOS.

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CIOCCOLATO https://www.tizianapersico.com/2019/05/20/cioccolato/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=cioccolato https://www.tizianapersico.com/2019/05/20/cioccolato/#respond Mon, 20 May 2019 16:02:21 +0000 https://www.tizianapersico.com/?p=1955 Teobromina 650 mg

Apro con questo libro, una nuova rubrica che troverete nella sezione dispensa, in questo caso la dispensa è la mia libreria.

Sono un’accumulatrice seriale di libri, acquisto libri anche se ancora devo terminare quelli che sto leggendo, non li scelgo per un motivo particolare copertina, colori, titolo, autore, ma sicuramente da quando ho iniziato la mia professione …

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Teobromina 650 mg

Apro con questo libro, una nuova rubrica che troverete nella sezione dispensa, in questo caso la dispensa è la mia libreria.

Sono un’accumulatrice seriale di libri, acquisto libri anche se ancora devo terminare quelli che sto leggendo, non li scelgo per un motivo particolare copertina, colori, titolo, autore, ma sicuramente da quando ho iniziato la mia professione Amazon è diventato mio amico personale nel book delivery.

Acquisto molti libri di divulgazione scientifica, sia per interesse personale, sia per capire davvero cosa c’è in giro, o meglio ‘COSA SI DICE IN GIRO’ in termini di scienza.

Si parla molto di divulgazione scientifica, i social ne sono pieni, ci sono divulgatori e ‘influencer scientifici’ in ogni parte del web, sembra quasi che questa nuova “professione” stia spopolando tra i social.

Ne seguo alcuni anche io, ho letto i loro libri, ma resto solo un ‘abile osservatrice, che cerca poi di farvi capire che anche in quest’ambito c’è poco da fidarvi.

Ma veniamo al motivo effettivo per cui vi sto scrivendo questo articolo.

CIOCCOLATO

Teobromina 650mg

Leggere attentamente il foglietto illustrativo

Effettivamente quando ho visto la copertina di questo libro, mi sono detta: Sembra un farmaco !

Di quale libro sto parlando?

Del libro della Dott.ssa Rossoni Arianna , dietista, e si dai, concedimelo Arianna, blogger!

Ne avrete sicuramente parlare, il suo è uno dei blog di alimentazione più conosciuti, soprattutto da noi donne , che da il nome anche alla sua pagina facebook, e che sottende quanto sia importante un certo ‘equilibrio’ nell’alimentazione , ovvero

Alimentazione in Equilibrio

Perchè vi sto parlando di questo, e perchè vi sto lasciando una recensione di questo libro?

Perchè Arianna è l’emblema di come si dovrebbe fare divulgazione scientifica nel campo della nutrizione. Ho iniziato la mia attività da nutrizionista proprio seguendo dei corsi di formazione in cui lei era docente, e li seguo ancora, ed ho sempre apprezzato la sua mente brillante, il suo modo empatico di spiegare le cose, e il suo coraggio di ‘settorializzare’ il suo lavoro, facendo focus su tutto ciò che riguarda la sfera femminile della nutrizione.

Arianna si interessa di tutte le problematiche relative alla donna, Sindrome dell’ovaio policistico, fertilità, tiroiditi e tanto altro.

Inoltre è già scrittrice di altri libri, che trovate nella sezione E- book del suo sito, in questi in particolare il tema centrale è la PCOS, sono presenti non consigli, ma anche spunti di riflessione su una patologia che affligge 5-10% delle donne, come potete leggere anche sul sito del Ministero della salute, e ricette gustose e pratiche per meglio affrontare questa patologia.

Ma veniamo a questo, perchè ve ne sto parlando?

Teobromina 650 mg
Giunti Editore

Tempo fa ho affrontato insieme a voi una tematica importante: L’alimentazione come farmaco.

Vi ho spiegato che spesso la nutrizione agisce a livello epigenetico, cosa voglio dire?

Che spesso il modo in cui ci alimentiamo può influenzare i nostri geni, e quindi la nostra salute, e quindi si anche gli alimenti possono essere considerati dei veri e propri farmaci da assumere nelle dosi giuste, e di cui, come dice anche Arianna in questo libro, dovremmo leggere attentamente il foglietto illustrativo.

Perchè?

Perchè proprio come un farmaco, gli alimenti contengono dei principi attivi. Cosa sono ?

I principi attivi sono delle sostanze che possiedono un’attività biologica. Ovvero?

E’ la capacità di queste sostanze di provocare effetti su cellule, tessuti, organi, e questo effetto può essere positivo, o dannoso, come spesso accade nell’utilizzo di molti farmaci, pensiamo agli effetti positivi che un antibiotico può avere nella cura di un’infezione batterica, ma allo stesso modo, quanto spesso sia dannoso per il nostro corpo, soprattutto per il nostro intestino l’utilizzo, spesso incontrollato, dell’antibiotico stesso.

Allo stesso modo anche gli alimenti, finanche l’acqua che è anch’essa un alimento, possiedono dei principi attivi, i quali possono creare benefici al nostro corpo, ma anche danni.

Quindi se è vero che il cioccolato fa bene, proprio come dice Arianna nel suo libro, perchè contiene tutta una serie di principi attivi che migliorano vie biochimiche, spiegate anche all’interno del libro stesso, altrettante  possono invece subire effetti dannosi dalla stessa assunzione.

Ma perchè?

Beh Arianna ci spiega che in realtà il cioccolato , non è solo cioccolato.

In questo libro la dott.ssa Rossoni ci spiega prima di tutto l’attività biologica dei principi attivi del cioccolato,  tra cui proprio la Teobromina che da il titolo al libro stesso. E perchè lo fa? Perchè ci spiega in termini tecnici e scientifici una cosa cosi semplicemente gustosa come il cioccolato?

Per il motivo stesso che da senso al suo lavoro, perchè anche il cioccolato è scienza, e non è una semplice barretta, fava o tutte le altre forme in cui potete trovare il cioccolato.

Perchè spesso ad attirare la nostra attenzione sono dei messaggi parziali che captiamo dal web, dai giornali dalla tivù. Quante volte ci è capitato di sentire che il cioccolato fa bene al cuore, è un potente analgesico, è in grado di stimolare tutta una serie di vie metaboliche che ci permettono di ‘abbassare la glicemia’

Ma che davvero? E tu diabetico che stai facendo seduto sulla tua poltrona, facciamo scorta di cioccolato!

Feeeeeermi, fermi tutti, dove andate, vi sto già vedendo al reparto dolci e cioccolato dell’esselunga! Guardate che non vi regalano punti fragola se non leggete quello che sto per dirvi.

Arianna ci spiega tutte le caratteristiche dei fenomenali principi attivi di questa sostanza, ma ci fa anche tanto riflettere, che è naturalmente il principio base per cui ha scritto questo libro.

Il libro si compone proprio come un bugiardino , ovvero il foglietto illustrativo che trovate nei farmaci. Per cui, oltre ad una prima parte dedicata alla spiegazione dei principi attivi del cioccolato e le indicazioni terapeutiche, ovvero il motivo per il quale assumiamo un farmaco/alimento, troverete indicazioni sulla modalità di conservazione e la scadenza, perchè si sa, che gli alimenti , e così quindi anche il cioccolato, devono essere sapientemente conservati, e consumati prima della data di scadenza, e ancora sfogliando le pagine di questo libro/bugiardino troverete le avvertenze, le controindicazioni e

SOMMINISTRAZIONE E MODALITA’ D’USO

In cui si legge:

Attenzione! Le posologie indicate sono da intendersi nell’ambito di una dieta sana ed equilibrata e in presenza di adeguata attività fisica.

La dott.ssa Rossoni sottolinea quanto sia importante personalizzare anche un singolo consiglio che troviamo sparso per il web, e ancora di più su un libro divulgativo.

Quando postiamo foto in cui c’è una semplice ricetta, spesso la domanda che fate a tutti del settore è: va bene anche per me? ed io quanto ne devo assumere?

e che ne so? chi ti conosce!

E quindi, ragazzi, anche per il cioccolato vale la regola del : DIPENDE!
Dipende da chi abbiamo di fronte, se il soggetto è sano, se al contrario ha patologie per cui è bene limitare/ evitare l’assunzione, se fa sport, e soprattutto che tipo di sport.
Insomma quando parliamo di alimentazione non esistono DOGMI, non esiste un principio summo, che vale per tutti. Nella scienza dell’alimentazione spesso tutto è il contrario di tutto e niente.

E parlando di ricette, poi vi lascio alla lettura del libro, all’interno di queste 128 pagine( comprese di Bibliografia), troverete tante ricette, alcune delle quali ancora devo testare, tra cui quella dei Brownies di zucchine, una ricetta che sembra salata, ma non lo è, il cui ingrediente principale naturalmente è il cioccolato, per alcuni versi l’ho trovata molto simile ad una ricetta tipica campana, in cui però vengono utilizzate le melanzane e il cioccolato, che ha sicuramente un apporto calorico maggiore, come un pò tutte le cose tipiche della mia regione, perchè le melanzane vengono prima fritte e poi ‘inondante di cioccolato’.

Non solo ricette, ma tanti contenuti extra in cui Arianna sfata falsi miti sul cioccolato, quei falsi miti che purtroppo dobbiamo sfatare, ogni giorno nella pratica ambulatoriale, con i pazienti, ma anche sul web,

Continuando troverete tante storie e mini storie del cioccolato.

Insomma il mio non è un invito a leggere questo libro, ma un obbligo.

Troverete tante risposte a molte domande che spesso avete fatto anche a me!

Per cui adesso voglio vedervi tutti a fare il gelato al cioccolato senza latte, che Arianna consiglia come merenda estiva, adatta anche agli intolleranti al glutine e al lattosio.

Insomma un libro per tutti, come dovrebbe essere la buona divulgazione scientifica.

Grazie Dott.ssa Arianna Rossoni.

 

 

 

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LA PAURA E LE INSICUREZZE “Prendiamoci per mano” https://www.tizianapersico.com/2018/11/25/la-paura-e-le-insicurezze-prendiamoci-per-mano/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=la-paura-e-le-insicurezze-prendiamoci-per-mano https://www.tizianapersico.com/2018/11/25/la-paura-e-le-insicurezze-prendiamoci-per-mano/#respond Sun, 25 Nov 2018 13:30:40 +0000 https://www.tizianapersico.com/?p=1658 Sometimes, I feel the fear of uncertainty stinging clear And I can’t help but ask myself how much I let the fear Take the wheel and steer It’s driven (Incubus – Drive)

…l’incipit di una delle mie canzoni preferite racchiude uno dei pensieri più ricorrenti da chi è affetto da Disturbi del comportamento alimentare (DCA).

Le paure e le insicurezze  …

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Sometimes, I feel the fear of uncertainty stinging clear
And I can’t help but ask myself how much I let the fear
Take the wheel and steer It’s driven (Incubus – Drive)

…l’incipit di una delle mie canzoni preferite racchiude uno dei pensieri più ricorrenti da chi è affetto da Disturbi del comportamento alimentare (DCA).

Le paure e le insicurezze  guidano (drive) le vite delle persone affette da DCA, non sanno più bene come e quando «aprirsi» o «chiudersi» al mondo.

Perchè vi parlo di questi disturbi?
Chi mi segue da un pò, sa che tra i vari campi d’applicazione della Scienza dell’alimentazione, e le varie ‘specializzazioni’ della stessa,  io mi occupo spesso dei DCA. C’è chi sceglie la nutrizione sportiva, chi il campo delle malattie autoimmuni, o ancora chi dedica tutto il suo ‘sapere’ alle patologie della sfera femminile (PCOS- ENDOMETRIOSI), o alla nutrizione oncologica.

Io non so bene cosa mi abbia portato a scegliere, ho sempre pensato che sono i DCA che hanno scelto me, ed è proprio per questo che , Mercoledì 28 Novembre, terrò un corso on line (webinar), per i professionisti del settore con l’azienda ERBENOBILI, con la quale si è instaurato un rapporto di collaborazione, che mi vedrà relatrice di ben due corsi, il primo proprio mercoledì e l’altro il 19 Gennaio, che si terrà a Cava de’ Tirreni .

Cosa sono i disturbi del comportamento alimentare?
I disturbi del comportamento alimentare (DCA) o disturbi dell’alimentazione sono patologie caratterizzate da una alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo.

La DISPERCEZIONE corporea è il fondamento su cui si basano i DA.

È il primo sintomo che compare e l’ultimo a scomparire, ed è proprio su questo che si cerca di lavorare insieme al paziente, in equipe, anche con psicologi e medici del settore.
La non accettazione di se, l’insicurezza sono al timone di queste patologie che mettono insieme la sfera emotiva e la riabilitazione nutrizionale.
Attraverso queste ‘tecniche’ , proprio come nel testo sopra citato, ci si augura che il paziente inizi a prendere il comando e a guidare la sua vita, che fino a quel momento era gestita dalla “malattia” (Ma ultimamente sto iniziando a scoprire che dovrei essere io quello dietro al ‘timone’. )
E’ per questo che dico che bisogna sempre riprovarci, che bisogna avere fiducia in se stessi, e nei professionisti.

Senza perdersi.. di coraggio!

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