{"id":2237,"date":"2020-01-17T13:43:51","date_gmt":"2020-01-17T12:43:51","guid":{"rendered":"https:\/\/www.tizianapersico.com\/?p=2237"},"modified":"2020-05-05T17:31:00","modified_gmt":"2020-05-05T16:31:00","slug":"pms","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tizianapersico.com\/2020\/01\/17\/pms\/","title":{"rendered":"PMS ovvero Sindrome Premestruale"},"content":{"rendered":"
\nLo sapevi che il 75% delle donne soffre di sindrome premestruale?<\/span><\/p>\n<\/blockquote>\n
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PSM ovvero Sindrome Premestruale<\/p>\n
Lo sapevi che il 75% delle donne soffre di sindrome premestruale?<\/p>\n
Cos\u2019\u00e8?<\/p>\n
La maggior parte delle donne in et\u00e0 riproduttiva ha qualche disagio fisico o disforia nelle settimane prima delle mestruazioni, che scompaiono entro pochi giorni dalle mestruazioni. I sintomi sono spesso lievi, ma possono essere abbastanza gravi da influire sostanzialmente sulle attivit\u00e0 quotidiane, \u00e8 una condizione grave e invalidante che pu\u00f2 influenzare le relazioni personali e le attivit\u00e0 professionali.<\/p>\n
La sindrome premestruale si manifesta nel 30-40% delle donne in et\u00e0 riproduttiva; Il PMDD colpisce il 3-8% di questa popolazione. Sebbene l’eziologia della sindrome premestruale non sia chiara, diverse teorie suggeriscono una maggiore sensibilit\u00e0 ai normali cambiamenti ormonali e alle anomalie dei neurotrasmettitori.<\/p>\n
Circa il 5-8% delle donne soffre quindi di una grave sindrome premestruale (PMS), la maggior parte di queste donne soddisfa anche i criteri per il disturbo disforico premestruale (PMDD), presentando sintomi da moderati a gravi associati a grave disagio o compromissione funzionale.<\/p>\n
I sintomi dell’umore e del comportamento, tra cui irritabilit\u00e0, tensione, umore depressione, pianto e sbalzi d’umore, sono i disturbi pi\u00f9 angoscianti, ma anche i disturbi somatici, come la tensione e il gonfiore al seno, possono essere problematici.<\/p>\n
Vi descriver\u00f2 prima le teorie per le cause sottostanti della sindrome premestruale grave e poi vi parler\u00f2 di quelli che sono gli studi scientifici, ed\u00a0 <\/span>metodi principali per trattarla: una rivolta all’asse ipotalamo-ipofisi-ovaia e l’altra rivolta alle sinapsi serotoninergiche cerebrali.<\/p>\n
I primi a descrivere la sindrome premestruale furono Raymond Greene e Katharina Dalton, nel 1953 valutandola come un disturbo endocrino generalizzato, e di come all\u2019epoca poco si conoscesse e di come le donne fossero poco predisposte e compianti al miglioramento della sintomatologia.<\/p>\n
A met\u00e0 degli anni ’80, una conferenza di consenso multidisciplinare del National Institutes of Health su PMS ha proposto criteri che sono stati adottati dal Manuale diagnostico e statistico III (DSM III)\u00a0 <\/span>per definire la forma grave di questa condizione.<\/p>\n
Originariamente intitolato “disturbo disforico della fase luteale tardiva”, \u00e8 stato successivamente ribattezzato “disturbo disforico premestruale” (PMDD). La diagnosi di PMDD stabilisce la presenza di almeno cinque sintomi della fase luteale , almeno uno dei quali deve essere un sintomo dell’umore (cio\u00e8 umore depresso, ansia o tensione, influire sulla labilit\u00e0 o rabbia persistente e irritabilit\u00e0 );due cicli di grafici giornalieri per confermare la tempistica dei sintomi; e l\u2019 evidenza di compromissione funzionale.<\/p>\n
Infine, i sintomi non devono essere l’esacerbazione di un’altra condizione psichiatrica.<\/p>\n