{"id":3137,"date":"2022-03-08T11:42:48","date_gmt":"2022-03-08T10:42:48","guid":{"rendered":"https:\/\/www.tizianapersico.com\/?p=3137"},"modified":"2022-05-04T11:44:09","modified_gmt":"2022-05-04T10:44:09","slug":"craving","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tizianapersico.com\/2022\/03\/08\/craving\/","title":{"rendered":"CRAVING"},"content":{"rendered":"\t\t
Che cos\u2019\u00e8?
Vi suoner\u00e0 pi\u00f9 familiare se ve lo spiego attraverso un dialogo, che spesso avviene con i miei pazienti.
Pz: sono sempre a dieta ,ci sono alimenti che non mi concedo mai, la\u00a0pizza ,la\u00a0pasta\u00a0ed il pane, il cioccolato, e spesso quando la giornata volge al termine, o quando sono gi\u00f9,mi capita di mangiarne qualche pezzetto e non riuscire a fermarmi.
Il craving \u00e8 parte dell\u2019 ADDICTION\u00a0ovvero del desiderio impulsivo finalizzato al consumo di una sostanza o cibo, che ne determina un comportamento gratificante.
La food addiction \u00e8 una tematica molto discussa dalla comunit\u00e0 scientifica, ma che in realt\u00e0 trova fondamenta in diversi ambiti della\u00a0nutrizione e della\u00a0psicologia
Neurofisiologicamente, a livello dei circuiti di reward\u00a0o ricompensa si presenta un deficit serotoninergico e dopaminergico.
Che vuol dire?
Che c\u2019\u00e8 una diminuzione vera e propria di quei neurotrasmettitori che aumentano il tono dell\u2019umore, che ci fanno stare bene, che ci gratificano.
Lo stress ,la quotidianit\u00e0, la\u00a0restrizione calorica ,i rinforzi negativi in cui collochiamo determinati alimenti, determinano una diminuzione dei due neurotrasmettitori,\u00a0serotonina e\u00a0dopamina, il nostro S.N. innesca meccanismi che attivano una specie di \u201cdanza\u201d fatta di ansia\u00a0o angoscia e un intenso desiderio di assumere quel alimento, che sarebbe in grado di alleviare tali sensazioni, ma che puntualmente ci opponiamo a farlo, e diventa una lotta tra la compulsione e l\u2019inibizione.
Questo \u00e8 uno dei motivi per il quale, al di la dell\u2019emotivit\u00e0 legata alla food addiction\u00a0, vi esorto a mangiare pi\u00f9 in maniera intuitiva, che inserirvi in trilioni di schemi mentali dove anche la mente ad certo punto si perde, e vi chiede una via d\u2019uscita.
Perch\u00e9 non sar\u00e0 il pane o la pasta, la pizza o il dolcino che non mangiamo a rendere il percorso pi\u00f9 lineare.
Anzi, pi\u00f9 vi incatenate a questo labirinto di divieti, e pi\u00f9 il craving diventer\u00e0 un minotauro<\/p><\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Che cos\u2019\u00e8? Vi suoner\u00e0 pi\u00f9 familiare se ve lo spiego attraverso un dialogo, che spesso avviene con i miei pazienti.<\/p>\n
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